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Visualizzazione del clima e della perdita: Estinzione

Quagga

Intervallo storico di Quagga. La cosa più significativa del quagga potrebbe essere stata la sua scomparsa, perché all’inizio ce n’erano così tanti. I loro numeri presenti prominente nelle prime descrizioni. Ad esempio, nella sua Storia dei quadrupedi il naturalista del XVIII secolo Thomas Pennant notò che, come le zebre comuni, a cui assomigliavano da vicino, i quaggas vivevano in vaste mandrie. Egli ha accuratamente distinto i due tipi, però: fisicamente, quaggas erano stockier e più modestamente a strisce; e moralmente, i quaggas erano più coraggiosi, inclini senza paura ad attaccare le iene predatrici, e allo stesso tempo più docili e addomesticabili, come se fossero progettati dalla natura come “la bestia di bozza o di peso” per l’Africa meridionale. Un secolo dopo, tuttavia, l’analogo ingresso nella Storia naturale Reale descriveva con rammarico queste vaste popolazioni di quagga al passato, spiegando che sebbene le mandrie fossero ancora state caratterizzate come “immense” negli anni 1830, nel corso dei decenni successivi erano “state completamente o quasi sterminate.”

Come si è scoperto, anche questa contabilità cupa era ottimista. È, naturalmente, difficile individuare la scomparsa dei membri finali di una specie in diminuzione, ma il consenso successivo ha messo l’estinzione dei quagga a vita libera nel 1870. Nel corso degli anni, un piccolo flusso di quagga si era riversato nei serragli privati europei e negli zoo pubblici; l’ultimo quagga in cattività morì ad Amsterdam nel 1883. Le ragioni della scomparsa del quagga non erano oscure. Non erano stati apprezzati come animali da gioco o trofei, quindi gli sportivi coloniali non potevano essere incolpati. Invece, il quagga aveva ceduto a una combinazione di pressioni economiche. Per diversi secoli, gli agricoltori della regione del Capo li avevano cacciati per fornire cibo ai braccianti agricoli africani. Quando l’agricoltura dei coloni si espanse nell’habitat dei quagga, furono eliminati come concorrenti sgraditi con il bestiame domestico. Inoltre, durante il XIX secolo si sviluppò un mercato commerciale per le loro pelli. Per qualche tempo, nonostante questi assalti su più fronti, apparentemente le mandrie di quagga rimasero vaste. Poi improvvisamente, o almeno così sembrava, se ne erano andati.

Nicola Marechal,

che Cosa ha fatto la probabile (e, subito dopo, certo) estinzione del quagga particolarmente fastidioso è la giustapposizione di rapido declino, con una grande popolazione, soprattutto per come è diventato chiaro che questo allarmante traiettoria non era unico; in Nord America all’incirca nello stesso periodo, il gran numero di bisonti e i piccioni passeggeri subirono una diminuzione altrettanto precipitosa.

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