Tempo di ritenzione e tempo morto
La maggior parte delle tecniche di separazione consiste in una colonna cromatografica, fase stazionaria e fase mobile e utilizza una terminologia comune. Pertanto, è meglio imparare alcuni descritti nel libro di testo per HPLC (Ref.1) come una panoramica:
Il tempo di ritenzione t t_\mathrm{R} sol soluto A può essere definito come il tempo dall’iniezione del campione al tempo di eluizione composto, prelevato al massimo (apice) del picco che appartiene alla specifica specie molecolare A (nota o sconosciuta). Il tempo di ritenzione indica quanto tempo ci vuole per un composto A per eluire dalla colonna (dall’iniettore al rivelatore). Il tempo di ritenzione dell’ultimo picco (se il campione contiene più composti) in un cromatogramma viene utilizzato per stimare la lunghezza necessaria della corsa cromatografica. In generale, per una specie molecolare A, il tempo di ritenzione può essere indicato come t t_ \ mathrm{R}$(A) e il tempo viene solitamente misurato in pu\pu{min}$. Tuttavia, la parte “(A)” nella notazione viene talvolta omessa, tuttavia t t_\mathrm{R} is è sempre correlata a una specifica specie molecolare.
Il tempo di ritenzione dipende non solo dalla struttura della molecola specifica, ma anche da fattori come la natura delle fasi mobili e stazionarie, la portata della fase mobile e le dimensioni della colonna cromatografica. Il tempo di ritenzione è solitamente caratteristico per un composto specifico in una data separazione. Per questo motivo, il tempo di ritenzione è fondamentale per identificare gli analiti una volta che il loro tempo di ritenzione è noto (ad esempio, utilizzando gli standard).
Di particolare interesse in una separazione è il tempo morto t t_\mathrm{M}$, che è il tempo che una specie molecolare non mantenuta deve eluire dalla colonna cromatografica. Il tempo morto è anche conosciuto come tempo vuoto o tempo di attesa. Il tempo morto can t_\mathrm{M} can può anche essere interpretato come parte del tempo di ritenzione t t_ \ mathrm {R} ((A) per l’analita A, che l’analita trascorre nella fase mobile spostandosi attraverso la colonna (questo è il motivo per il subscrpt “M” che significa mobile). Questo parametro non è correlato al processo di ritenzione e dipende dalla portata e dalle caratteristiche fisiche della colonna (cioè lunghezza, diametro, porosità della fase stazionaria). La differenza tra il tempo di ritenzione ($t_\mathrm{R}$) e il tempo morto ($t_\mathrm{M}$) rappresenta il tempo in cui l’analita è mantenuta la fase stazionaria ($t_\mathrm{S}$). Questa differenza è indicata come tempo di ritenzione ridotto t t_ \ mathrm{S} ((o t t’ _ \ mathrm{R}}) ed è espressa dalla formula:$ $t_\mathrm {S}=t_\mathrm{R}-t_\mathrm{M}
Il valore per$t_\mathrm{M} is è tipicamente ottenuto come approssimazione usando composti che sono leggermente mantenuti, poiché può essere difficile trovare un composto che non viene mantenuto affatto su una colonna cromatografica. Ad esempio, durante i cicli di HPLC, il solvente utilizzato per iniettare il campione (quando diverso dalla fase mobile) può essere tale composto e il tempo di ritenzione di questo picco di solvente può essere preso come tempo morto.