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Santa Filomena, Chiesa Cattolica

Santa Filomena,
Vergine, Martire e taumaturgo

Il nome di Filomena contiene le parole: filia luminis,

figlia della luce. Lei è l’illuminatore di un’età oscura e corrotta

che confonde i ghigni del materialismo. È la Patrona

dei Figli di Maria. La sua missione oggi è di attirarci al

Cuore Immacolato di Maria attraverso l’imitazione delle sue virtù eroiche

di purezza, obbedienza e umiltà. Santa Filomena è un’ancora

di SPERANZA in questa oscura epoca di disperazione.

Accreditato di innumerevoli miracoli e intercessioni dal ritrovamento

della sua tomba nelle più antiche catacombe di Santa Priscilla a Roma

nel 1802, St. Philomena è pregato da persone di diverse età,

cultura e posizione sociale in tutto il mondo. La giovane vergine

martirizzata all’età di 13 anni, ha volontariamente scambiato la sua vita terrena per la salvezza celeste e continua oggi la sua opera promuovendo le virtù della purezza e della santità tra i giovani del mondo e avvicinando i fedeli alla nostra Beata Madre e a Gesù Cristo. Sembrerebbe che sia stata tenuta in tranquilla riserva da Dio per quasi diciassette secoli e convocata in un momento in cui abbondano tanta incertezza e assenza di fede.

Si dice che Santa Filomena abbia rivelato la Sua storia a tre persone che non si conoscevano e che risiedevano in diverse parti del mondo. Queste rivelazioni private svelarono la storia della vita di Santa Filomena in grande dettaglio e furono incredibilmente identiche.

il 21 dicembre 1833, il Santo uffizio, che non c’era nulla di contrario alla fede Cattolica nelle rivelazioni che Suor Maria Luisa di Gesù (1799-1875), terziaria Domenicana da Napoli, ha affermato di aver ricevuto dalla Santa stessa. Questa è una versione abbreviata della storia di Santa Filomena. Per la storia completa, puoi andare a:

http://www.philomena.org/patroness.asp.

Santa Filomena era una giovane vergine consacrata i cui resti furono scoperti il 24/25 maggio 1802 nella Catacomba di Priscilla. Tre tessere che racchiudevano la tomba recavano un’iscrizione, Pax Tecum Filumena (cioè” Pace a te, Philomena”), che è stata presa per indicare che il suo nome (nel latino dell’iscrizione) era Filumena, la cui forma inglese è Philomena. Philomena è la santa patrona di neonati, bambini e giovani.

I resti furono portati a Mugnano del Cardinale nel 1805. Lì, divennero al centro di una devozione diffusa; diversi miracoli furono accreditati all’intercessione del santo, tra cui la guarigione della venerabile Pauline Jaricot nel 1835, che ricevette ampia pubblicità. Nel 1833, una monaca napoletana riferì che Filomena le era apparsa in visione, e la Santa aveva rivelato che era una principessa greca, martirizzata a 13 anni da Diocleziano, che fu imperatore romano dal 284 al 305.

Secondo suor Maria Luisa di Gesù, Santa Filomena le disse che era figlia di un re in Grecia che, con sua moglie, si era convertito al cristianesimo. All’età di circa 13 anni, fece voto di verginità consacrata. Quando l’imperatore Diocleziano minacciò di fare guerra a suo padre, suo padre andò con la sua famiglia a Roma per chiedere la pace. L’Imperatore “si innamorò” della giovane Santa Filomena e, quando ella rifiutò di essere sua moglie, la sottopose a una serie di tormenti: la flagellazione, dai cui effetti due angeli la guarirono; annegando con un’ancora attaccata a lei (due angeli tagliarono la corda e la sollevarono sulla riva del fiume); essendo colpiti da frecce, (nella prima occasione le sue ferite furono guarite; nella seconda, le frecce si allontanarono; e nella terza, tornarono e uccisero sei degli arcieri, dopo di che, molti degli altri divennero cristiani). Alla fine l’Imperatore la fece decapitare. La storia racconta che la decapitazione avvenne un venerdì alle tre del pomeriggio, come con la morte di Gesù. Le due ancore, tre frecce, la palma e la foglia di edera sulle tegole trovate nella tomba sono state interpretate come simboli del suo martirio.

Napoletano nun conto, Santa Filomena, inoltre, ha rivelato che il suo compleanno era il 10 gennaio, che il suo martirio, avvenuto il 10 agosto (la data di arrivo delle sue reliquie a Mugnano del Cardinale), e che il suo nome “Filumena” significa “figlia della luce”. (Di solito è preso per essere derivato da una parola greca che significa “amato”.) La pubblicazione di questo racconto ha dato luogo a uno studio critico sia del racconto stesso che dei reperti archeologici, portando all’incertezza che la tomba fosse in realtà quella di un martire.

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