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Post-strutturalismo

Sommario

Il poststrutturalismo rappresenta un insieme di atteggiamenti e uno stile di critica che si è sviluppato in risposta critica alla crescita e all’identificazione della logica delle relazioni strutturali che sono alla base delle istituzioni sociali—siano esse esistenti in termini di politica, economia, istruzione, medicina, letteratura o scienze. Il poststrutturalismo non dovrebbe quindi essere pensato come una filosofia distinta che esiste separatamente come una propria “struttura” – una proposizione che minerebbe i suoi atteggiamenti più fondamentali. Piuttosto, il post-strutturalismo dovrebbe essere pensato come in via di sviluppo o derivanti solo in risposta a strutture già esistenti e, come un insieme di atteggiamenti, che ci aiuta meglio a capire, interpretare e modificare il nostro ambiente sociale, chiamando stabilito significati in questione, rivelando i punti di ambiguità e l’indeterminatezza insita in ogni sistema, anche il rifiuto di razionalista pietà che tutti i sistemi sono internamente coerenti e cerchio intorno ad un immutabile centro, mostrando come i discorsi che sono portatori di potenza in grado di trasformare noi in soggetti, e ponendo su di noi l’onere della responsabilità etica che accompagna l’accettazione della libertà.

Sebbene il post-strutturalismo per sua stessa natura come un insieme di atteggiamenti neghi qualsiasi tentativo di definizione completa, questo saggio esamina tre dei principali pensatori post-strutturalisti per mettere in relazione il loro pensiero con lo studio della comunicazione. In primo luogo, seguendo Derrida, il pensiero post-strutturalista invita a una decostruzione critica di qualsiasi discorso che si presenta come completamente coerente, centrato e razionale. Gli approcci post-strutturalisti non contestano quindi una posizione sfruttando le controargomentazioni attingendo a un diverso insieme di principi. Piuttosto, decostruisce un discorso occupandolo ed esponendo le lacune, le contraddizioni, i paradossi e i rinvii, rivelando così le sue gerarchie stabilite, i binari, le conclusioni logiche e i principi per essere molto più vagamente strutturati e poli-vocali di quanto i suoi sostenitori desiderino presentarli. In secondo luogo, dopo Barthes, il poststrutturalismo rifiuta di individuare qualsiasi singolo punto di origine di qualsiasi testo che possa fondarne il significato—in particolare indicando qualche terreno dell’autore. Pur non negando l’esistenza degli scrittori, Barthes rifiuta di identificare il significato di un testo con la biografia e le intenzioni dell’autore, invitando invece a molteplici interpretazioni dal punto di vista dei singoli lettori che incontrano il testo come un evento unico. Pertanto, così come i discorsi non hanno una struttura unificata, né i singoli testi né gli autori che li producono. Infine, dopo Fouacult, il poststrutturalismo invita a indagare su come discorsi, testi e atti di comunicazione siano sempre implicati nei rapporti di potere che agiscono su possibili azioni. Seguendo le prime due proposizioni, il poststrutturalismo non analizza queste relazioni di potere come completamente strutturate e determinate, tuttavia. Le relazioni di potere sono sempre all’interno di una relazione dinamica con atti di resistenza, lasciando così costantemente spazio alla libertà e alla possibilità.

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