Otto estremi: La cosa più caldo dell’universo
Da Stephen Battersby
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Un viaggio verso climi più caldi del cosmo deve iniziare passando il sole, il focoso centro del nostro sistema solare. Con una temperatura superficiale di 5800 kelvin, la nostra stella è tutt’altro che fredda, ma non è nemmeno un record cosmico. Le supergiganti blu, la cui massa maggiore comprime i loro nuclei e alimenta i fuochi nucleari all’interno, corrono a più di 50.000 K.
Anche questo è superato da alcune nane bianche, sfere compatte di calore lasciate indietro quando una stella più piccola brucia. Una di queste ceneri stellari, chiamata HD62166, misura una bruciante 200.000 K e illumina una vasta nebulosa con la sua atmosfera dolorosamente luminosa.
Immergersi in profondità all’interno di una stella ti porterà in regni ancora più infernali. Le più grandi stelle supergiganti possono avere temperature interne di oltre un miliardo di kelvin. Per una stella stabile, il limite superiore teorico è di circa 6 miliardi di kelvin. A questa temperatura, la materia all’interno della stella inizia a emettere fotoni che sono così pericolosamente energetici da poter creare coppie di elettroni e positroni quando si scontrano. Il risultato è una reazione in fuga che cancella la stella in un’esplosione colossale.
Il primo sospetto avvistamento di una tale “supernova di instabilità di coppia” è arrivato nel 2007, quando è stata osservata un’esplosione stellare brillante ed eccezionalmente duratura, suggerendo l’esistenza di una stella molto più grande di quanto fosse stato precedentemente pensato possibile (Nature, vol 462, p 624).
Durante una supernova, le temperature stellari possono brevemente superare i 6 miliardi di kelvin. Nel 1987, una stella è stata vista esplodere nella Grande Nube di Magellano, un satellite satellite