[Colpevolezza diminuita]
Una delle questioni centrali nella psichiatria forense è la sua colpevolezza. Giorno dopo giorno noi, i professionisti della salute mentale, siamo citati in giudizio in diversi tribunali del nostro paese per valutare lo stato mentale di un dato individuo al fine di approvare un giudice in modo che possa emettere la loro opinione relativa alla colpevolezza e alla responsabilità dei soggetti accusati. Il nostro attuale Codice Penale nazionale, risalente al 1921, all’art. 34 sub 1 detiene per colpevolezza un modello dicotomico in cui un individuo è responsabile e deve essere responsabile del suo comportamento o non responsabile e in tal caso non deve essere ritenuto responsabile nei tribunali penali. Questo modello dicotomico spesso non permette la corretta analisi della psicopatologia rendendo talvolta lo psichiatra a forzare una conclusione secondo questo paradigma imposto dalla Giustizia. Come tutti sappiamo la realtà non si riflette in categorie discrete e nonostante questa sia la norma scritta, persone, pensieri, emozioni e comportamenti si manifestano in dimensioni in cui i confini non sono sempre chiari. Pertanto, riteniamo necessario dare attuazione agli impulsi per la riforma del Codice penale esistente per portare a diminuire la colpevolezza.