Codice di accesso al sito web
Un curioso caso di neuropsicologi italiani Nicoletta Beschin e colleghi: Compulsive foreign language syndrome: un’osservazione clinica non è un mistero Gli autori descrivono un uomo italiano di 50 anni, JC, che si è trasformato in una ‘caricatura’ di un francese dopo una lesione cerebrale causata da un’anomalia vascolare. JC insistette nel parlare francese in ogni momento, anche se la sua conoscenza della lingua era piuttosto scarsa (l’aveva imparata a scuola, ma non la praticava da decenni.) Inoltre, JC non solo parlava francese, ma recitava anche stereotipicamente “francese”: “lo parla a passo veloce con un’intonazione esagerata usando una prosodia simile a un film e fingendosi una tipica caricatura di un francese.”
Usa il francese per comunicare con tutti coloro che sono disposti ad ascoltare; parla francese con i suoi disorientati parenti italiani, con i suoi detenuti ospedalieri, con i consulenti; parla francese anche di fronte al Comitato confuso che decide il suo regime pensionistico. Afferma di non poter non parlare in francese, crede di pensare in francese e desidera guardare film francesi (che non ha mai visto prima), compra cibo francese, legge riviste francesi e raramente libri francesi, ma scrive solo in italiano. Non mostra irritazione se la gente non lo capisce quando parla in francese.
Insieme alla costrizione francese, JC mostra alcune altre anomalie comportamentali, ma anche queste hanno un tema gallico:
Si presenta con alcuni deliri di grandezza, disturbi del sonno e ha alcuni comportamenti compulsivi: compra inutilmente grandi quantità di oggetti (ad esempio, avendo bisogno di due grucce che ha comprato 70) e fa tonnellate di pane con dispiacere di sua moglie. Mostra anche euforia ingiustificata( che etichetta joie de vivre): ad esempio al mattino apre le finestre e grida bonjour affermando che è una giornata meravigliosa. Manifesta segni di disinibizione sociale, ad esempio proponendo di organizzare un tour di canto per l’amico adolescente di sua figlia o offrendo lezioni di francese ai suoi vicini.
Nonostante questo, se premuto, JC poteva ancora parlare l’italiano perfettamente, senza accento. Beshin et al. concludere che la “costrizione” di JC a parlare francese è distinta dalla cosiddetta sindrome dell’accento straniero, un disturbo neurologico in cui i pazienti continuano a parlare la loro lingua abituale ma con un accento straniero. JC sembra soffrire di una sindrome di lingua straniera. Beshin et al. concludi che
Forse… la precedente, anche se superficiale, conoscenza di una lingua straniera, apparentemente dimenticata da tempo, può essere attivata da un insulto cerebrale e parlare diventa un comportamento compulsivo.
Gli autori non tentano di determinare la base neurale degli strani sintomi del paziente.