Berkelium
Berkelium (Bk), elemento chimico sintetico della serie attinoide della tavola periodica, numero atomico 97. Il berkelio (come l’isotopo berkelium-243) fu scoperto nel dicembre 1949 dai chimici americani Stanley G. Thompson, Albert Ghiorso e Glenn T. Seaborg all’Università della California, Berkeley, come prodotto risultante dal bombardamento di ioni elio (alfa-particella) di americio-241 (numero atomico 95) in un ciclotrone di 152 cm (60 pollici). L’elemento prende il nome dalla città di Berkeley, dove è stato scoperto.
Tutti gli isotopi del berkelio sono radioattivi; il berkelio-247 è il più longevo (emivita di 1.380 anni). Berkelium-249 (emivita di 330 giorni) è stato ampiamente utilizzato negli studi chimici dell’elemento perché può essere prodotto in quantità pesabili che sono isotopicamente puri da reazioni nucleari che iniziano con curium-244. L’unico uso di berkelium è stato nella sintesi di elementi più pesanti come la tennessina. Il berkelio metallico è stato preparato; è elettropositivo, reattivo e color argento come gli altri metalli attinoidi, con un peso specifico di 14,8.
Indagini chimiche traccianti hanno dimostrato che il berkelio esiste in soluzioni acquose negli stati di ossidazione +3 e +4, presumibilmente come ioni Bk3+ e Bk4+. Le proprietà di solubilità del berkelio nei suoi due stati di ossidazione sono del tutto analoghe a quelle degli altri attinoidi e agli elementi lantanoidi (specialmente cerio) nei corrispondenti stati di ossidazione. I composti solidi, compresi gli ossidi BkO2 e Bk2O3 e i trialidi come il tricloruro BkCl3, sono stati sintetizzati sulla scala del submicrogramma.
+3, +4
5f 97s2